RECENSIONE: ABSINTHE - di Selene Alaska

 


Titolo: Absinthe
 Autrici: Selene Alaska
Collana: Rainbow
Genere: Paranormal romance, fantasy romance, dark academia, urban fantasy
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 383 pagine
Prezzo Ebook: 4,99 €
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Data di pubblicazione: 8 Novembre 2023

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La morte, signora volubile e temuta, veglia su ogni anima e la brama. L’ultimo respiro di ogni essere finito le appartiene e chi osa cercare di ingannarla non può che essere condannato a un’eternità di dolore e sofferenze. La morte è un bacio di gelida quiete, l’eternità è un nulla viscoso di peccato.
Julian è sfuggito alla morte diventando un vampiro, ma la maledizione di un’eternità di sangue l’ha messo in catene. James è sfuggito alla morte diventando un demone, ma la morte gli è comunque rimasta dentro e lo segue in ogni dove da quando è tornato dall’inferno.
I cuori di entrambi vivono in un passato da dimenticare, i corpi si muovono in un presente in bilico tra vizi e virtù. Le menti, le colonne portanti della loro esistenza, sostengono il gran tempio delle loro vite nutrendosi d’arte. E il passato dimostrerà di non essere poi così impotente sul loro presente.
Jago, burattinaio inarrestabile, ha sete di vendetta e niente gli impedirà di ottenerla: Julian è il suo antagonista da annientare e James un mero strumento da piegare.
Peccato che James, un dandy che mai si è inchinato davanti ad anima viva o morta, non appartenga a nessuno se non alla musica del proprio violino.
Peccato che Julian, un affascinante Conte dalle fattezze angeliche, annientato dal senso di colpa per i propri errori passati, si rivelerà più interessante e nobile di quanto prospettato.





James, la notte, il nero, la musica del tormento, l’anima sporca... che cercava affannosamente il sole, il candore, le dolci poesie, un’anima macchiatasi senza scelta.


Vendetta, sangue e amore!
Forse è così che potrei riassumere questa storia che ci si presenta attraverso toni cupi e ombre fitte. 
Una vicenda di dolore e rimorso, scelte e conseguenze.
Absinthe ”, una storia scritta a quattro mani, ci appare come una storia dai tratti spigolosi e sfuggenti, angoli taglienti rivestiti dalla musicalità di un’arte che ammalia e travalica ogni confine, o tempo.
Attraverso uno stile, a volte un po’ ridondante, assaporiamo uno svolgimento ricco di particolari e aggettivi evocativi musicali ma che sanno anche rimandare, con precisione, a stati emozionali ammalianti.
Viviamo il tormento dei suoi attori che si muovono su di un palco oscurato dalle ombre della notte, notti che celano inquietudini e gli orrori scatenati dai soprannaturali.

“Tu uccidi per riposare, io per vivere... qualcosa mi dice che siamo gli antagonisti di questa tragedia.”


Julian, non vivo e non morto, un giovane che aveva stretto un patto per la paura dell’obblio che tutto ammanta con la morte. 
Un giuramento infranto che lo ha condannato per l’eternità. 
Soffocato da un velo di rimpianti e colpe nel dolore delle sue scelte che hanno annientato ciò che aveva di più caro nella vita. 
Ha perso tutto e ora attraversa l’esistenza in una solitudine che è punizione.
James, un demone che ama la notte, e nascosto da essa trae un piacere perverso nel dare la morte all’innocenza. 
Corromperla con gli incubi più privati che scatena nelle menti, terrori mortali che non danno scampo o salvezza. 
È un musicista prodigioso, un amante della musica e delle arti.
Julian e James sono i due attori principali di questa tragedia, due “anime” che impareranno ad amare ancora. 
Ma a che prezzo?
Absinthe” è un libro che ci appare subito caratterizzato da uno stile molto curato, uno stile che però tende a prevaricare gli eventi della storia stessa, divenendone così attore principale e non permettendoci di godere appieno dello svolgimento di trama. 
Agli amanti delle storie ricche di inquietudini emotive, a chi ama i pericoli della notte, e a coloro che sperano nel per sempre, questa è una lettura che vi trasporta sulle ali del tempo, in una dimensione dai contorni sfumati.

Un viso angelico. Un sorriso garbato. Voce limpida e ferma. Capelli d’oro. Aria tornò a saturare i suoi polmoni. Un cuore riprese a battere. Due occhi neri come pece ardente, sbarrati dal terrore, scrutarono la volta di un cielo notturno trapuntato di stelle.













Copia Arc fornita dalla Casa Editrice




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