RECENSIONE IN ANTEPRIMA: ANIME DELLA FORESTA - di Marina Vivancos

 


Titolo: Anime della foresta
Titolo originale: A Wild Thing Grows
Autrice: Marina Vivancos
Traduttrice: Cristina Massaccesi
Genere: racconto LGBTQIA+, fantasy
Prezzo e-book: € 
Data uscita: 10 Luglio 2023

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Jarek è sempre stato un reietto. Emarginato dal suo villaggio, ha fame di contatto e amore finché un uomo bizzarro e nudo di nome Aviv non arriva attraverso la neve ed entra nella sua vita. Di colpo, l’inverno di Jarek è pieno di calore…ma lui sa già che quel cambiamento non sopravviverà alla stagione.

Non è possibile che Jarek meriti una persona brillante e affettuosa come Aviv, anche quando la loro relazione si trasforma in qualcosa di più profondo e intimo. Quello che non sa, però, è che in gioco ci sono delle forze magiche, e che per la prima volta nella sua vita, Jarek potrebbe ottenere esattamente ciò che merita.





Il bacio, quando arrivò, fu delicato come fiocchi di neve. La vicinanza di una vita, le scintille di un fuoco che cresce.


Solitudine e Magia!
Anime della foresta” è un racconto di poche pagine che racchiude un’intensità unica e ricca di struggente malinconia e doloroso sconforto. 
Una storia che ci parla di emarginazione, e una solitudine così profonda, che riverberano come un eco in ogni fibra del corpo di Jarek.
Jarek è un “reietto”, emarginato dal villaggio in cui è nato, odiato e percosso da un padre violento. 
Un giovane scacciato per ignoranza e superstizione nel bosco in cui ha trovato rifugio, una foresta in cui sopravvive fin da giovanissimo con le sue sole forze. 
Il suo animo gentile ha saputo conservare una dolcezza impagabile e il rispetto per tutto ciò che lo circonda.
Vive una solitudine emotivamente straziante ma si prende cura di ogni forma di vita che lo circonda, ringraziando per ogni dono che madre natura gli permette di cogliere per sopravvivere.
La sua vita è scandita dal silenzio e dall’armonia che respira nella natura, attimi di pace che si contrappongono, con stridente contrasto, a quando deve affrontare gli abitanti del villaggio. 
Esseri gretti e meschini che lo irridono e denigrano, che lo feriscono nel corpo e nell’anima approfittandosi della sua mite bontà.

Questa, pensò Jarek, è casa. Era sorprendente come il pensiero più bello che avesse mai avuto potesse essere così terrificante.


Ora anche lui crede nel suo essere sbagliato, crede nel dover espiare una colpa che non comprende.
Il dolore e lo sconforto sono le sue uniche compagne di vita fino al giorno in cui un uomo, nudo, bussa alla sua porta. Non lo conosce, o forse sì. 
La sua confusione non lo esime dall’offrirgli riparo e ristoro nonostante il diniego nel prendere coscienza di ciò che la sua anima ha già compreso, nella convinzione di non esser degno di meritarsi qualcosa di bello dalla vita.
Vivere a stretto contatto con Aviv colma, lentamente, quel baratro che sentiva dimorare nella sua anima, una sensazione di benessere e speranza che affievolisce la bruciante solitudine sua unica compagna. 
Le nuove sensazioni ed emozioni che vive lo atterriscono nella convinzione che, purtroppo, sarà presto nuovamente abbandonato a se stesso.
La compagnia, il tenersi stretti la notte, il desiderio che cresce, i giochi e le prime risate che non sapeva di poter emettere, alimentano quel senso di ineluttabilità che preme dal più profondo della sua anima. 
Nulla dura per sempre ed ora è deciso a viversi e scoprire il calore di un amore che mai ha avuto modo di provare nella sua giovane vita, per costruirsi ricordi di ciò che non sarà più.

“Sei la cosa più bella che mi sia capitata. Non scusarti per avermi regalato la cosa più preziosa che abbia mai avuto.


Anime della foresta” è una storia di una dolcezza infinita che ci stringe il cuore tra commozione e aspettativa. 
Che ci trasporta tra le spire di una magia che ci incanta e dona speranza. 
Che ci accompagna tra la solitudine di un’anima pura che sopravvive senza mai perdere la sua intima dolcezza, e per questo riuscirà ad ottenere il suo meritato per sempre.
Marina Vivancos è una nuova autrice che si affaccia sul panorama italiano grazie al Collettivo Ikigai e alla meravigliosa traduzione di Cristina Massaccesi
Una scrittrice dalla narrativa peculiare che si dispiega come una pennellata morbida ma emotivamente intensa. Un’autrice con uno stile morbidamente melodico che vibra di emozioni uniche e indimenticabili. Perfetto!

Jarek chiuse gli occhi e osò credere che sarebbe potuto andare ovunque, fare qualsiasi cosa, senza essere mai più solo.









Copia Arc fornita dalla Casa Editrice


Quando Marina ha lasciato il Venezuela per recarsi nella fredda città di Londra, un insegnante le diede un consiglio d’addio: «Hai un’ottima immaginazione: usala!»
Da allora, inventare storie è stata la soluzione a molti problemi. I racconti erano un porto sicuro dove andare quando si addormentava, un luogo in cui nascondersi quando si sentiva ansiosa e qualcosa con cui crescere man mano che l’età aumentava.
Diciassette anni dopo, nel pieno della sua carriera da specialista in salute mentale, Marina ha sentito il bisogno di un altro cambiamento, di un’altra città, e di un altro modo per evolvere. Così ha fatto le valigie, ha lasciato l’Inghilterra per trasferirsi a New York e lì ha ricominciato a usare la sua immaginazione.
Ora Marina si dedica alla scrittura di storie appassionanti, incentrate sui personaggi, che esplorano la vita attraverso gli occhi di sconosciuti – sconosciuti che vivono sulla carta in attesa che voi li scopriate



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