RECENSIONE: L' UOMO CHE SEDUSSE LA GIOCONDA di Dionigi Cristian Lentini

 


Titolo: L'uomo che sedusse la Gioconda
Autore: Dionigi Cristian Lentini
Casa Editrice:  Self Publishing
Genere: Romanzo storico
Lunghezza: 393 pagine
Prezzo Ebook: € 4,99 - (Disponibile su Ku)
Prezzo cartaceo: € 9,99
Data di pubblicazione: 30 Luglio 2019





Bestseller 2020 in 7 classifiche di settore, tradotto in tutto il mondo, uno straordinario affresco storico dipinto con le parole sfumate dell'arte della seduzione.

«Uno dei più bei romanzi storici sul Rinascimento. Un libro di narrativa di spessore, dallo stile ricercato, uno di quelli che, tra una miriade di racconti-stampo, di sequel o di remake banali, fa pensare che in giro ci sia ancora purezza, sentimento immacolato non corrotto e contaminato di quanto la letteratura mondiale abbia già prodotto...» (Romanzistorici.eu)

Da sempre, Monna Lisa con il suo sguardo ha sedotto il mondo,

ma chi era l'uomo che riuscì a sedurre Monna Lisa?

... Questa è la sua storia.


Un ricercatore precario del CNR di Pisa, esperto di crittografia e blockchain, rinviene per caso in un archivio di un’abazia toscana uno strano file cifrato contenente una storia incredibile, straordinaria, inedita… dalla quale non riesce più a distaccarsi:
In una fredda notte in cui la Storia faceva le prove generali di Rinascimento, mentre i signori d’Italia s’annientavano a vicenda per l’effimero controllo dei labili confini dei propri Stati, un giovane diplomatico pontificio dal passato misterioso preferiva di gran lunga cimentarsi nell’arte della seduzione più che in quella bellica. Chi era costui?
Non era un principe, un condottiero, un prelato, non aveva alcun titolo ufficiale… eppure parlare con lui equivaleva a conferire direttamente con il Santo Padre, si muoveva con disinvoltura nel complesso scacchiere politico di quel periodo ma non lasciava mai tracce, scriveva ogni giorno la Storia ma non compariva mai in nessuna delle sue pagine … era dappertutto eppure era come se non esistesse.
Da una signoria all’altra, da un regno ad una repubblica, tra strategie ed inganni, tra avventure e complotti, Tristano portava a termine con successo le sue missioni… fino a quando il destino non gli commissionò l’impresa più importante: scoprire chi fosse davvero.
Per farlo dovette decifrare una lettera della sua vera madre, tenuta per 42 anni nascosta dalla casta dei potenti del tempo.
Per farlo dovette attraversare indenne quell’incredibile interstizio temporale dalla straordinaria e senza precedenti concentrazione di personaggi (statisti, condottieri, artisti, letterati, ingegneri, scienziati, navigatori, cortigiani, ecc...) che hanno significativamente, drasticamente ed irreversibilmente cambiato il corso della Storia.
Per farlo dovette sedurre colei che, immortalata indecifrabilmente da Leonardo, con il suo sguardo ha sedotto il mondo.




[…] non lasciava mai tracce, scriveva ogni giorno la Storia ma non compariva mai in nessuna delle sue pagine... era dappertutto eppure era come se non esistesse.


“L’uomo che sedusse la Gioconda” è uno spaccato storico culturale di un periodo italiano ricco di innovazione artistica e politica. Un’epoca tormentata da continue lotte per il predominio e il potere.
L’autore, con dovizia di particolari, e uno studio approfondito, ci trascina al centro di un travolgimento, e stravolgimento, epocale. 
Veniamo ammaliati dall’arte e dai suoi esponenti che hanno regalato all’Italia un lascito di opere ancor oggi indimenticabili; ci ha presentato i massimi esponenti storici da noi studiati sui libri di scuola, rendendoli al contempo più umani e terreni. 
Sullo sfondo di un’epoca di rinascita umana si muove un’ombra, un uomo che ha influenzato la Storia ma da essa non è mai stato “catturato”, Tristano. Lo conosciamo giovinetto e lo seguiamo lungo un cammino di crescita, mistero e manipolazione. 
Rimaniamo insieme a lui alla ricerca di un segreto perduto che ne turba il sonno da sempre.

Ho cercato invano di fermare i granelli che impietosi scorrono in quella clessidra ed ogni granello di sabbia mi rammentava come vivere e morire siano in realtà medesima cosa: ogni granello che cade è un istante di vita, ma anche di morte... stiamo vivendo, ma allo stesso tempo stiamo morendo...


In uno sfoggio di eloquenza stilistica perfettamente contestualizzata all’epoca degli eventi narrati, l’autore ci ammalia con una narrazione avvincente, catapultandoci tra i venti di guerra e passione che hanno infiammato le signorie del Rinascimento italiano. 
Un intreccio storico romanzato incentrato su tradimento e arrivismo, politica e passione. Uno spaccato storico che sotto fronzoli e perbenismo nasconde un’imperante corruzione perversa e sconcertante, fatta di intrighi, provocazioni e soggiogazione. 
In questo scenario Tristano si muove come in una partita a scacchi, studiando l’avversario, blandendo e seducendo con la sua, spesso sibillina, eloquenza. 
Ci tratteggia anche uno scenario sociale sulla condizione della donna a noi oggi così aliena e inaccettabile. 
Allo stesso tempo però sa regalarci alcuni scorci in cui proprio le donne sanno rivelarsi più forti e determinanti nell’eterno gioco politico.

“È nella natura umana, non in quella diabolica, propendere verso ciò che ci è vietato e desiderare ciò che ci è negato.”


È impossibile non affezionarsi a Tristano e alla sua ricerca della verità. Una verità che forse finalmente saprà donargli la pace della mente e del cuore.
“L’uomo che sedusse la Gioconda” è una storia bellissima e appassionante anche se l’epilogo, ambientato in epoca moderna, infrange quel senso di ammaliante, e conturbante, fascino che ci ha accompagnati lungo tutta la sua narrazione, gettandoci così in un senso di prosaicità che ferisce e destabilizza.
Per tutti gli amanti della storia e degli intrighi questa è una storia da non lasciarsi sfuggire.

[…] la Storia, in realtà, alla fine, è la Verità, nell’incommensurabilità della sua natura che trova l’Uomo, che lo conosce, che lo possiede e ne determina il destino e il corso della sua Storia.”














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