RECENSIONE: NELL' ADDIO di Federico Larosa

 


Titolo: Nell'addio 
Autore: Federico Larosa
Editore: Merlino Edizioni
Foto dell’autore sul retro di copertina: Nicola Pellegrino
Copertina a cura di: Ornella Amodio
Genere: romanzo LGBTQ
Prezzo cartaceo: € 16,00
Data di pubblicazione: 30 Novembre 2019




“Nell’addio” è la storia di Edoardo, uno studente universitario appassionato di cinema, musica e filosofia che vive a Roma con la madre. Per mantenersi agli studi, Edoardo lavora come commesso in un negozio di abbigliamento insieme alla migliore amica Giorgia, che sta attraversando un momento di grande confusione a causa di un segreto che nasconde da anni. Edoardo è gay, la sua famiglia non lo sa, e non ha mai avuto una relazione significativa, forse anche a causa delle sue paure legate al sesso. Una sera di settembre, su una chat di incontri, conosce Alessandro, un uomo più grande di lui, istruttore di fitness e attore di fiction. Questo incontro porterà Edoardo a prendere delle decisioni lasciate in sospeso da troppo tempo. “Nell’addio” è un romanzo di formazione in cui amore e amicizia, paure e speranze, scoperte e rivelazioni scandiscono la crescita del protagonista e le sue relazioni con tutti gli altri personaggi della storia



[…] nessuno lo aveva mai guardato così. Un misto di tenerezza, speranza per il futuro e amarezza inevitabile. Era lo sguardo di chi sa già che andrà a finire male.


“Nell’addio” è un libro di formazione, una storia che ci parla di fragilità e desideri, dubbi e speranze. 
È la ricerca di sé stessi tra sbagli e ripensamenti, colpe e omissioni; è anche la certezza di chi ha già visto e vissuto, amato e perduto, di colui che forse non ha più illusioni, che già sa e vive quei pochi attimi di sogni attraverso una speranza fragile e amara.
Edoardo ci racconta la sua storia e, attraverso le sue parole, ci permette di scoprire anche la vita di chi lo circonda, schegge di esistenze strettamente legate, problematiche e contemporanee. 
È la confusione di chi si affaccia alla vita tra idiosincrasie e timore di non essere accettato, paura di non trovare quella connessione che libri e film romantici ci raccontano alimentando le illusioni.
Edoardo sogna l’amore romantico, il per sempre, ma vive una vita nell’oppressiva fobia di mali silenti devastanti.
Conoscere Alessandro, un uomo molto più grande, e riuscire a costruire un rapporto emotivo attraverso la comunicazione e piccoli tocchi è come una speranza che si avvera, sente di star finalmente maturando e sbocciando alla vita. 
Sarà proprio il loro rapporto a permettergli di capire e capirsi, di liberarsi dell’ipocrisia e afferrare definitivamente quella vita che gli si apre davanti.
Conosciamo il suo mondo, le sue interazioni e relazioni affettive familiari e amicali, percepiamo ogni sua incertezza e frammento d’insicurezza. 
Ora è finalmente pronto a spiccare il volo, ma la vita è troppo spesso una signora crudele ed egoista, e a lui non restano altro che i pochi secondi di una canzone, e di un abbraccio, per decidere e scegliere il suo domani.

[…] potessimo fermare questo momento. Edoardo si sentì nudo davanti a quegli occhi che lo scrutavano con un’espressione malinconica mista a incertezza e a speranza, in cerca di qualcosa che non seppe intuire.


Federico Larosa ci racconta una storia bellissima ma struggente, un dolore che percepiamo subito, che lo sentiamo scorrere sempre più impetuoso tra i silenzi e gli spazi. 
Una sofferenza che  stringe il cuore tra dolore e solitudine, tra un sorriso e un abbraccio. 
È il desiderio di poter sperare e amare, ma forse ancor di più è il bisogno di potersi sentire amati.

Il suo futuro, il loro futuro, quello che sarebbe stato delle loro vite di lì a pochi secondi, era tutto là, racchiuso tra lo spazio di un abbraccio e il tempo di un addio.











Federico Larosa (Genova, 1981) è giornalista, addetto stampa, autore e conduttore radiofonico. Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università “La Sapienza”, vive a Roma con il gatto Enea e lavora per una fondazione attiva nei campi della ricerca, dell’educazione e della didattica. 
“Nell’addio” è il suo primo romanzo.



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