RECENSIONE: IL MIO TUTTO di Chiara Zaccardi



Titolo: Il mio tutto
Autrice: Chiara Zaccardi
Genere: Gay Romance, Narrativa
Casa Editrice: Bibliotheka Edizioni
Lunghezza: 540 pagine
Prezzo Ebook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 17.10 
Data di pubblicazione: 4  Giugno 2020

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Un romanzo toccante sull’accettazione della propria e dell’altrui diversità e sul difficile percorso che una simile scelta comporta.

“Come si fa quando non riesci a stare insieme a una persona ma non riesci nemmeno a stare senza?”.
Davide se lo chiede dal momento in cui ha conosciuto Cristian.
A sedici anni arriva in una nuova scuola, a Parma, e si fa subito notare: ama disegnare e non nasconde di essere gay. Per questo viene preso di mira da alcuni compagni.
Il leader dei bulli, Cristian, è il campione di nuoto della scuola: fisico atletico, occhi azzurri e un sorriso spietato. Cristian detesta Davide. Almeno finché non lo bacia.
Il loro è il primo grande amore, giovane, intenso, tanto inaspettato quanto assoluto. Cristian si scopre indifeso davanti a un desiderio inarrestabile, senza mezze misure, e non sa come affrontarlo. Abbandonarsi a un sentimento che lo rende diverso o respingerlo? Ammettere che le fragilità di Davide sono un po’ anche le sue o usarle per allontanarlo?
Una scelta indolore non sembra esistere, perché l’amore non ha sesso, né limiti, e sa essere implacabile.








Era quello e molto di più. Era oltre. Era uno squarcio, una caduta nel vuoto, un grido liberatorio, un tumulto in divenire.


A volte ci sono storie che ti paralizzano, che non sai come recensire per le emozioni che suscitano e che ti annientano togliendoti il fiato e ogni parola. 
Tumulti di sensazioni che scorrono libere nella mente, nel cuore. Attimi in divenire che ti paralizzano tra amore e dolore.
“Il mio tutto” è una storia meravigliosa, stupenda, unica e indimenticabile, una di quelle vicende che sai conserverai nel cuore e nella mente, che ricorderai con la stessa struggente dolcezza con cui ha saputo colpirti e avvolgerti. 
Il suo impatto emotivo è talmente forte e potente che si fatica a staccarsene, si fatica a respirare per la tenerezza e la sofferenza che si intrecciano strettamente in ogni frase e parola.
Quando mi capita di leggere libri così intensi fatico a trovare l’impronta giusta da dare alla mia recensione, il taglio con cui poter rendere appieno giustizia alla sua bellezza, descrivere come sia riuscito a colpirmi e come la sua melodia sia stata totalizzante.


“Trova ciò che ami e lascia che ti uccida.”


Chiara Zaccardi mi ha completamente conquistata e ammaliata. Il suo stile morbido e riservato è commovente e struggente, emotivamente sofferto. 
Ci narra di due ragazzi giovanissimi, destabilizzati da ciò che sono, sentono e vivono con consapevolezza o vergogna, accettazione o negazione.
Davide è meraviglioso, un ragazzo che vorresti solo poter abbracciare e proteggere da quel mondo che non lo capisce, da coloro che continuano a colpirlo, ferirlo, che tentano di annientarlo tra pregiudizio e violenza, rifiuto e disprezzo. 
Un giovane che ama con tutto se stesso, che vive e sente con intensità, che si esprime attraverso la sua arte impagabile, e che perdona sempre con tutto il cuore. 
La vita si accanisce contro di lui, tenta di spezzarne lo spirito e la melodia che esprime in ogni tratto di matita o sbaffo di colore.


Solo che Davide non è un esperimento. Davide è il colore nel mio mondo in bianco e nero.


Facciamo più fatica a capire, scusare e perdonare gli altri personaggi che rendono la vita di Davide un vero inferno. 
I sentimenti che proviamo per Cristian sono difficili e spesso negativi, sono sicuramente i più difficili da metabolizzare proprio perché Davide non ha nessuna difesa contro di lui. 
L’amore che prova è così totalizzante che ogni volta che viene brutalmente allontanato, deriso, rifiutato e ferito, non sa rinunciare alla speranza e a concedergli il perdono di ogni errore e crudeltà gratuita.


Mi chiedo quando smetterò di desiderare di essere una persona diversa. Una persona che piace ai suoi coetanei, per esempio. Una persona che non si deve sempre scusare per essere com’è.


“Il mio tutto” è una storia difficile, un calvario annichilente e di incomprensibile crudeltà. 
Chiara Zaccardi racconta una storia profonda e tangibile, straziante e piena di speranza, oscurità e commozione attraverso uno stile curato, morbido e dolcemente sofferto... Delicato. 
È un libro che tocca molteplici e difficili tematiche, che affronta ogni frastagliata emozione, ogni sfaccettatura di due giovani vite che si spezzano e ricompongono scoprendo così se stessi e l’amore che sentono, quel sentimento che li renderà più forti e uniti che mai. Indimenticabile.


Si può stare male dalla felicità? Non vorrei schiattare nel giorno migliore di sempre.


















 Chiara Zaccardi è nata nel 1986 a Parma, dove tuttora vive. 
È laureata in Giornalismo e cultura editoriale e lavora in un’azienda che si occupa di efficienza energetica.
Con le Edizioni Noubs ha pubblicato il romanzo “I peggiori ” e il racconto “Occasion ” nell’antologia “Limite acque sicure ”. Per Edizioni Arpanet è uscito il racconto “Parma, ore 3 ” nell’antologia “E tutti lavorammo a stento ”. Con il Gruppo 26Agosto ed Eros Viel ha pubblicato il racconto “Prima dell’alba ” nell’antologia “Poesie e racconti per strada ”, nell’ambito dell’omonimo concorso letterario. Il racconto “I giocattoli siamo noi ” è stato tra i cinque finalisti del Premio Grado Giallo (Mondadori) del 2012.




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