RECENSIONE IN ANTEPRIMA: LA NOSTRA ISOLA - di Manuela Chiarottino



Titolo: La nostra isola
Autrice: Manuela Chiarottino
Collana: Rainbow
Genere: Storico
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 116 pagine
Prezzo: € 2,99
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2020

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Giuseppe detto Pinuzzo e Leonardo sono di estrazione diversa; il primo è un pescatore, l'altro ha studiato ed è il figlio di un insegnante, ma hanno qualcosa in comune, qualcosa per cui saranno perseguitati. Nonostante il clima di paura e lo spettro della guerra, tra loro nasce un sentimento vero e forte, intriso di passione e dolcezza, che li porterà a essere arrestati e, in tempi diversi, trasferiti all'isola di San Domino, un luogo di condanna e infamia, eppure bellissimo, circondato dall’acqua cristallina del mare e invaso dai profumi del ginepro, del mirto e della pineta. Una prigione in cui si può essere soggetti a soprusi e nello stesso tempo dove esprimere la propria natura. Lì il loro amore, prima nascosto, quasi come paradosso potrà vivere alla luce del sole, ma le difficoltà sono tante e non è sempre facile sopravvivere.

La storia, ambientata a Catania, si basa su un fatto storico: il confino inflitto agli omosessuali nell’isola di San Domino, negli anni antecedenti la Seconda guerra mondiale.







Quel posto era stato l’inferno e il paradiso, era stato la condanna e l’incanto della redenzione, era stato tutto e adesso era un groviglio di ricordi conficcati sottopelle. Una memoria impressa per sempre, che lo cullava, lo avvolgeva, lo straziava, ma sapeva anche saziarlo quando di quei ricordi aveva fame.


Una voce che si perde nei meandri della memoria, nei ricordi della sua gioventù, in un’epoca buia e sofferta, ma che ha saputo regalargli un paradiso tra lo strazio e la sofferenza, la vergogna e il rifiuto.
Questa è la storia di Giuseppe, è la sua voce che ci riporta al passato per narrarci ciò che è stato, ciò che ha subito, e l’amore per e di Leonardo. 
In un periodo storico buio e violento, dove il diverso era deriso ed emarginato, costretto a vivere nell’ombra di un amore mai capito o riconosciuto, Giuseppe e Leonardo si incontrano, scoprendo la purezza di un sentimento meraviglioso e reale come il mare che brilla nei colori degli occhi di Leonardo.


Eravamo invisibili, eravamo liberi, almeno fino a quando l’alba avrebbe scoperto il velo del buio e dei segreti e tutti sarebbero ritornati nella luce falsa del giorno.


Vivono nell’ombra, vivono per i pochi momenti rubati, nascosti al mondo e agli occhi di un regime che diviene sempre più oppressivo e violento, un governo che ha promulgato leggi razziali, che effettua purghe e violenza in nome di un’ideologia bigotta e malata. 
Arrestati, imprigionati, picchiati e umiliati, vivono un inferno che incide profondamente l’anima di Leonardo, che non riesce a soffocare la scintilla di ribellione che custodisce nel profondo, che non vuole piegarsi a un’ideologia che sa sbagliata. 
Deportati su un’isola, una prigione che diviene il loro paradiso, un luogo in cui possono vivere ed esprimere ciò che sono veramente alla luce del sole. 
Dove possono amarsi nonostante le difficoltà e le privazioni, i soprusi e la violenza che si scatenerà nonostante tutto.


Le prigioni sono tante, si può passare da una all’altra, ce le possono imporre o le possiamo costruire noi stessi per difenderci. Ma la libertà di essere se stessi è una sola e, per quanto assurdo potesse sembrare, lì l’avevamo.


Manuela Chiarottino ci racconta uno spaccato storico su una realtà vera, uno scorcio su un passato che ha saputo rendere vivo arricchendolo con l’amore di due giovani meravigliosi. 
Due ragazzi che chiedevano solo la libertà di non doversi nascondere, di non dover vivere con la paura di essere braccati e annientati perché il loro “cuore palpitava dalla parte sbagliata del cielo.”
Una storia dolce amara, struggente, che ha saputo strappare un soffio di libertà e speranza.

Meraviglioso.


Quella era la loro isola del tesoro, la loro prigione il loro paradiso.


















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