RECENSIONE IN ANTEPRIMA: LA STORIA DEL DIVORATORE DI CORPI - Cacciatori di streghe #1 - di Francesca Bufera



Titolo: La storia del divoratore di corpi
Serie: Cacciatori di streghe #1 
Autrice: Francesca Bufera
Collana: Reserve
Genere: Dark fantasy
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 367 pagine
Prezzo Ebook: € 4,99
Data di pubblicazione: 17 Febbraio 2020

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Nella città portuale di Novas l’erede della Contea viene ritrovato nel suo letto sotto forma di nient’altro che sangue e ossa, ben spolpate da una qualche forza sovrannaturale. Tutta la città pensa all’opera di una strega: esse sono infatti in quel mondo presenze spaventose e infestanti e i cacciatori di streghe vengono pagati profumatamente per permettere al popolo di liberarsi di tale minaccia. Il Conte di Novas, preoccupato per l’incolumità propria e della sua discendenza rimasta, assolda il figlio di uno dei più grandi cacciatori del territorio, Flevin, morto da poco. Il giovane Iulius, attratto dalla prospettiva di un facile guadagno, accetta così di prendere per la prima volta il posto di suo padre, ignaro però dei tanti segreti che nasconde la città di Novas. Scoprirà presto, infatti, che non si tratta affatto di un omicidio isolato.
In lotta per scoprire la verità, Iulius troverà strani alleati, nemici inquietanti e Judd, un guerriero destinato a diventare la sua nemesi, con cui intreccerà un rapporto di profonda rivalità e attrazione.






Camminava nel mondo come un fantasma e con pragmatismo, e tanto gli bastava.


Con questo libro, primo volume della serie “Cacciatori di streghe”, consolido l’opinione che mi ero precedentemente fatta sullo stile dell’autrice leggendo “L’eremita del bosco”. 
Francesca Bufera riesce a creare con semplicità storie ricche di magia, vicende che ci permettono di distaccarci dalla realtà e poter vivere, e sentire, sentimenti ed emozioni con intensità e meraviglia.
In “La storia del divoratori di corpi” lo stile particolare del suo linguaggio ha il sapore di tempi antichi, una narrativa dal suono cavalleresco nel suo presentarsi, e presentarci, la trama. 
Uno stile che crea un contesto temporale unico e melodico.
I suoi personaggi sono particolari e originali, atipici nella loro caratterizzazione e spesso difficili da inquadrare, offrendoci così uno spaccato di diverse tematiche importanti.
Iulius ci appare distaccato dal mondo, chiuso in una realtà rigorosa divisa tra il bene e il male. 
Ci appare indifferente ai normali comportamenti umani, emozioni che non decodifica o prova, riconducendo ogni sensazione a pianificazione e maschere. 
Lungo il suo percorso di indagini, e analisi, attrarrà al suo fianco alcuni “strani compagni” che troveranno in lui una guida e una protezione scevra da ogni recondito interesse puramente egoistico. 
È un’anima pura che analizza e scompone la realtà che lo circonda per la ricerca della verità. 
Iulius non comprende la devozione di coloro che si sono uniti sotto la sua ombra, un gruppetto disparato e spesso sparuto. 
Anime sole e sofferenti, ricche di cicatrici e paure nascoste. 
Iulius non si sottrae al suo senso del dovere, al suo animo analitico e integerrimo, e nonostante sia sempre vissuto solo comincia ad aprirsi a coloro che hanno fatto breccia nelle sue difese.


Lascia perdere […]. Ormai è venuto il mio tempo. Tu devi vivere.


Tra leggende e miti l’autrice inserisce un mistero, un giallo dalle tinte noir e horror che ci spinge a sospettare che il contesto reale si nasconda sotto a una cortina di fumo.
Tra cattiverie e persecuzioni, grettezza e derisione, antagonisti e un bacio rubato, si delineano i contorni di una realtà malsana dove gli aguzzini si nascondono dietro a potere ed egoismo, violenza e prevaricazione.
Francesca Bufera ci regala un mistero, un rompicapo che sa spiazzare e confondere. 
Una storia in cui le dinamiche sono ampie e disparate ma che donano una coesione e una bellezza uniche e originali.
Stupendo !!!


“Veditela con te stesso, sii il tuo unico giudice. Lascia che gli altri ti facciano da corteo e guarda diritto.”























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