RECENSIONE IN ANTEPRIMA: IL BAMBINO CHE NON POTEVA AMARE - di Federica D’Ascani


Titolo: Il bambino che non poteva amare
Autrice: Federica D’Ascani
Collana: Reserve
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: narrativa storica
Prezzo Ebook: € 4,99
Prezzo Cartaceo: € 14,90
Lunghezza: 272 pagine
Data di pubblicazione: 20 Maggio  2019

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Quando Teresa partorisce e sente per la prima volta il pianto di suo figlio pensa che non possa esserci gioia più grande di quella che sta vivendo: Libero, suo marito, è in una stanza a pochi passi e Paolo, il suo piccolo appena nato, a un soffio.
Ma il tempo passa e nessuno, in sala, la degna di uno sguardo. C'è qualcosa che non va. E poi la sentenza: suo figlio è morto, suo figlio è deforme, suo figlio non merita neanche di essere visto.
La vita di Teresa diventa il fulcro dell'Inferno in una manciata di secondi, e tutta l'allegria provata fino a quel momento scema per lasciare posto a un vuoto incolmabile.
Ma Teresa non sa la verità: Paolo è vivo, Paolo è in buona salute, Paolo ha la sindrome di Down ed è stato appena mandato in manicomio.
C'è stato un tempo in cui nascere diversi era un modo come un altro per non esistere, un tempo in cui bambini e adulti, se pazzi o anormali, venivano semplicemente dimenticati.  










Roma, 27 gennaio 1946


«Signora, non sappiamo come sia accaduto…» iniziò il medico, quelle dannate mani sporche e guantate protese in avanti, che sgocciolavano sul pavimento pezzi di speranza perduta. «Evidentemente ha fatto qualcosa che non avrebbe dovuto durante la gravidanza, ma suo figlio è nato con gravi malformazioni che hanno pregiudicato la sua possibilità di vita,» proseguì. Teresa lo guardò, ma in effetti non lo vide. Lo sentiva, ma non lo ascoltava. «Non capisco, non…» «Signora, suo figlio è morto.»



Una lettura che ti strappa il cuore dal petto, un libro che ti fa piangere, disperare e imbestialire contemporaneamente...
Una storia toccante che, nella sua tragicità, spezza in due la tua anima, come lettrice e come essere umano.
Una coppia povera di denaro ma ricca di amore, un parto lungo e faticoso, un figlio maschio tanto atteso, un ospedale con medici e infermiere raccapriccianti tanto da rivoltarti lo stomaco.


«Non deve sentirsi in colpa per ciò che è accaduto,» intervenne l’infermiera di poco prima. «Suo figlio non è quella creatura, ma l’anima che è volata in cielo nel momento in cui sua moglie ha deciso di abbandonarlo. Secondo gli ultimi studi, è stato accertato che la principale colpa, in questi casi, è sempre della partoriente e del suo modo ambiguo di dare amore al feto. Vero, dottore?»


Non essendo il mio classico genere di lettura, storico-strappalacrime-tristissimo, non volevo assolutamente leggerlo.
Ma dai!
La vita fa già schifo di suo: telegiornali, giornali, internet...
Guerre
Omicidi
Suicidi
Asili e case di riposo da incubo.
Almeno nella lettura, nella mia testa, nel mio piccolo mondo immaginario, volevo "vivere" di pace e armonia.
Una scommessa con me stessa, la voglia di fare il salto ( metaforicamente parlando ) della quaglia, togliermi lo sfizio di ampliare i miei orizzonti letterari.
Fatto✓
Vi dirò che sono rimasta molto colpita...
Da non credere.
Questo libro, nella sua drammaticità, è stata una rivelazione: l'ho amato, l'ho odiato, lo volevo lanciare fuori dalla finestra in certi momenti, cosa alquanto difficile dato che il mio tablet è nuovo e lo vorrei riutilizzare in futuro.
Sia lode agli ebook!
Il mio amato Paolo
Il mio adorato ragazzo del letto 47
Tutti i degenti del manicomio, mi sono entrati nel cuore, con le loro fragilità, con la loro disabilità, con la loro innocenza.


Gel, elettrodo, spina. Gel, elettrodo, spina. Gel, elettrodo, spina. Il dottor Ranti sollevò appena lo sguardo e questa volta sorrise apertamente, soddisfatto. «Bene, quando hai finito dimmelo, così regolo il macchinario.» Ancora seduto placidamente sulla sua sedia, il medico scarabocchiò un fiore sul lato della cartellina. Sperava di riuscire a raggiungere un importante traguardo entro breve, grazie ai suoi studi. L’elettricità sarebbe stata la chiave di tutto. D’altronde, non era forse vero che nel cervello tutto si muoveva grazie a impulsi elettrici?


Da una parte, i buoni😇:
Un'infermiera
Una dottoressa
Una suora, sposa di Cristo
Un prete particolare
E tanti bambini da proteggere e da accudire.

Dall'altra, i cattivi👿:
Due medici
Delle suore, spose di Satana
Degli inservienti che eseguono gli ordini impartiti
Degli orchi che curano gli arnesi in maniera mostruosa, per la scienza, per la rieducazione, per godere del dolore altrui, perché inutili per la società
😭😭😭



I protagonisti di questo libro avranno il loro lieto fine?
Paolo, così piccolo e innocente?
Teresa, straziata dal dolore, e Libero, colmo di angoscia e di rimorsi?
Una famiglia spezzata, un futuro incerto, un domani da reinventare...

Ieri, oggi
Il passato, il presente
Si spera in un futuro migliore, per noi stessi, per i nostri figli, per i figli del mondo intero...
Molte cose non sono cambiate, come la mentalità delle persone e la paura verso il "diverso".
Mamma mia...
Da leggere assolutamente, da vivere letteralmente, da amare con tutto l'anima














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