RECENSIONE: SWEETIE di Emy Mars


Titolo: Sweetie
Autrice: Emy Mars
Genere: Dark romance M/M
Editore: Self publishing
Prezzo: euro 3,49
Pagine: circa 270
Data di pubblicazione: 3 Novembre 2018

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Christopher McCaughan ha sacrificato la sua intera esistenza per salvare la figlia malata. Ha gettato al vento una promettente carriera da poliziotto, è finito in carcere, ha perso la stima della sua famiglia ed è rimasto solo e senza un soldo. L’impiego come guardia del corpo dell’adorato figlio adottivo del senatore Barrell è un’insperata manna dal cielo, ma non è tutto oro ciò che luccica,
Presto Chris si rende conto che dietro la maschera di civiltà che l’uomo sfoggia di fronte ai suoi elettori si cela un crudele predatore. Della peggior specie.

Sweetie trascorre le sue giornate rinchiuso nella prigione dorata che il patrigno gli ha eretto intorno. La salute cagionevole e i presunti problemi psichici sono una valida scusa per impedirgli di uscire e condurre una vita normale, mentre il desiderio di essere amato si rivela una devastante arma a doppio taglio.   

Chris non riesce a resistere a quel seducente mix di dolce ingenuità e disarmante malizia, ma la bruciante attrazione che prova per il suo giovane protetto scatena in lui terribili sensi di colpa che lo porteranno a mettere in dubbio tutta la sua vita.

Sweetie ha la metà dei suoi anni, una vita serena e un padre che lo adora… o forse no?


ATTENZIONE: Contenuti espliciti, sesso, dubbio consenso, linguaggio volgare, violenze di vario tipo. Tutti i personaggi dell'opera sono immaginari e sopra l'età di 18 anni.  









 

La mia vita è andata in pezzi, e sto ancora cercando di rimetterli insieme.


Chris è un uomo distrutto, la sua vita è in frantumi.
Tutti lo hanno abbandonato nonostante sapessero la verità.
Ha sacrificato ogni cosa, piegandosi a infrangere la legge pur di salvare il suo bene più prezioso, la vita di sua figlia.
Nonostante la sua mente sia invasa da dubbi e sospetti inquietanti accetta un lavoro troppo ben pagato che gli permetterà di donare una speranza di vita alla figlia.
Conoscere Sweetie è destabilizzante, pensieri ed emozioni angosciosamente soffocanti gli carpiscono l’anima e la mente.
Sweetie è un giovane bellissimo e androgino che gli scatena pulsioni mai assecondate, un’attrazione che è disgusto e orrore verso se stesso.
Tenta di combattere con ogni grammo di forza e volontà la concupiscenza che gli ottenebra i sensi nel disprezzo di bramare un corpo alle soglie della maturità, nel terrore di essere divenuto un mostro.

 

Sono malato, mentalmente e fisicamente, non posso vivere nel mondo reale e non ho idea di cosa significhi relazionarsi con qualcuno che non sia Daddy.


Quanti anni ha veramente Sweetie? 
Quale male lo affligge realmente?
Conoscere Sweetie è come provare un brivido ansioso che ci scivola sotto pelle, una stonatura malsana che lentamente ci soffoca e ci porta a sospettare orrori in cui vorremmo non dover mai credere.
Lentamente ogni sospetto viene spazzato via da una realtà ancor più agghiacciante della fantasia stessa. La dicotomia caratteriale del giovane è un’arma di difesa, un rifugio che gli permette di sopravvivere all’inferno che chiama vita.
La vicinanza con Chris lo porterà lentamente a capire la perversione degli abusi mentali di cui è rimasto vittima.

 

Calde lacrime spuntano dai miei occhi al pensiero di quanto sia generoso con me. Se non fosse per lui a quest’ora chissà dove sarei. Dovrei essere felice del suo amore e che me lo dimostri con ogni gesto, ma dentro di me muoio ogni giorno un po’ di più.


Assistiamo impotenti alla depravazione umana, senza limiti, regole e morale.
Quando la vita di Sweetie precipiterà ancor di più in un orrore senza fine, riuscirà Chris a salvarlo?
Sarà capace di essere il suo angelo custode e strapparlo alle grinfie dei mostri o condannerà anche sua figlia nel tentativo?

 

Lui è mio e io sono suo. Ci amiamo e nessuno potrà mai dividerci.


“Sweetie” è una storia dall’impatto emotivo sicuramente difficile e annichilente, una storia che ci parla di oscurità e depravazione, di mercificazione e assoggettazione di giovani e innocenti vite.
È sicuramente un libro bellissimo, stupendo, ma difficile in alcune sue parti, scene che ci colpiscono così profondamente da lasciarci senza fiato.
Mi complimento con l’autrice, Emy Mars, che seguo da sempre, per il suo percorso narrativo notevole che ci regala di storia in storia. Una narrativa oscura ma delicata e attenta che sa raccontarci con rispetto e cura un orrore imperdonabile e ingiustificabile.
Tra orrore e dolore, realtà e verità, fuga e rapimento, chi aiuterà i due innamorati a salvarsi? 

Di chi potranno fidarsi veramente?
Vi consiglio di leggerlo per scoprire un finale al cardiopalmo che saprà regalarci la tanto bramata vendetta.


 

L’amore non ha limiti né regole e noi ne siamo il perfetto esempio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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