Recensione: La libreria dove tutto è possibile - di Stephanie Butland


Titolo: La libreria dove tutto è possibile
Autrice: Stephanie Butland
Genere: Narrativa
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: ebook € 9,99 - cartaceo € 15,21
Data di pubblicazione: 8 Febbraio 2018

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Nel cuore di York, nel Nord dell’Inghilterra, c’è una piccola e fornitissima libreria. È il rifugio preferito della giovane Loveday Cardew. L’unico luogo che sia mai riuscita a chiamare casa. Solo qui si sente al sicuro. Solo qui può prendersi cura dei libri proprio come i libri si prendono cura di lei. Perché è attraverso le loro pagine che la giovane libraia riesce a comunicare le emozioni e i sentimenti più profondi: la solitudine di Anna Karenina; la gioia di vivere di La fiera della vanità; le passioni travolgenti di Cime tempestose.
Fino al giorno in cui comincia a ricevere misteriosi pacchi ricolmi dei libri con cui è cresciuta, e inizia a pensare che qualcuno stia cercando di mandarle un messaggio. Qualcuno che, forse, la conosce bene e che conosce anche la sua infanzia, divisa tra una madre assente e una donna che ha cercato di esserne il sostituto. Un’infanzia piena di ricordi difficili. Loveday non ha la minima idea di chi possa essere e del motivo per cui il misterioso mittente si ostini a non lasciarla in pace. Sa solo che non può più continuare a nascondersi e a fare finta di niente: se vuole costruirsi un futuro diverso, migliore, deve affrontare il passato che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla a raccogliere tutto il coraggio di cui ha bisogno, c’è il brillante e dolcissimo Nathan, poeta in erba, l’unico che sembra conoscere la strada per arrivare al suo cuore. A poco a poco, con i suoi versi pieni di speranza, riesce a scalfire il guscio che Loveday si è costruita intorno e a regalarle la promessa di una felicità che lei, in fondo, non vede l’ora di afferrare.  







 

C'erano ventisei libri sul banco davanti a me. Li ho contati. E poi li ho ricontati, come un uomo con il metal detector che non riesce a credere che quelle nel palmo della sua mano siano proprio monete.
Ventisei libri. Quelli che mia madre comprò per un anno, uno ogni quindici giorni, iniziando con un buon proposito di Capodanno e terminando un freddo 31 dicembre, quando avevo otto anni.


"La libreria dove tutto è possibile" è un romanzo che tocca dei luoghi reconditi nel mio animo forse perché condivido con la protagonista un grande amore verso i libri e una personalità piuttosto introversa.
La sua storia mi ha conquistato dalle prime righe e fa riflettere su quanto ognuno di noi combatte con i propri demoni e come sia sempre sbagliato giudicare qualcuno senza conoscerlo a fondo.
Il romanzo si suddivide in tre tempi differenti.  C'è un adesso dove troviamo Loveday alle prese con il dolce Nathan, un prima dove la ragazza fa conoscenza del misterioso e inquietante Rob, e un allora dove ci viene raccontata l'infanzia traumatica della ragazza.
Tutti i personaggi del libro sono appassionanti a modo loro. Primi fra tutti Archie, il titolare di Loveday che si capisce da subito quanto sia affezionato alla ragazza, e Nathan, dolce e bello con quel fascino da poeta.
L'autrice è stata bravissima anche ad affrontare in maniera delicata un tema piuttosto difficile, quello della violenza sulle donne.
Insomma, un mix giusto di romanticismo e tematiche sociali intervallato dai continui richiami al mondo della letteratura, infatti sono molti i titoli citati nel romanzo.
Se sceglierete di leggere questo libro sono sicura verrete risucchiati anche voi dal mondo di Loveday.
Buona lettura. 

Quegli occhi... Quegli occhi... quella fronte e quella bocca. Quei denti. Tutte le cose che dicono i libri e le poesie a proposito del divorare e bere e consumare l'altro? Lo capivo. Volevo che Nathan fosse parte di me.


























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