Recensione: OGNI PICCOLA BUGIA di Alice Feeney



Titolo: Ogni piccola bugia
Autore: Alice Feeney
Genere: Thriller
Editore: Casa Editrice Nord
Prezzo: cartaceo € 14,36
Pagine: 336
Data di uscita: 31 Agosto 2017

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Il mondo intorno a lei è fatto solo di suoni, rumori, voci. Ed è grazie a quelle voci frammentarie e confuse che Amber Reynolds capisce di aver avuto un incidente d’auto e di essere in una stanza di ospedale. In coma. Amber non ricorda nulla di quanto le è accaduto, e una domanda la perseguita da subito: com’è possibile? Io non guido quasi mai… Poi, tra quelle voci ne riconosce due, che diventeranno il suo unico contatto con l’esterno. Quelle di suo marito e di sua sorella. Ignari che Amber li possa sentire, i due discutono, litigano, rivelano dettagli e indizi. E lei si rende conto di non potersi fidare. Entrambi hanno qualcosa da nascondere. E, forse, non sono un'ancora di salvezza, bensì un pericolo vicino e insidioso. No, l’unico modo per scoprire cosa le è successo è ricostruire nella sua mente, passo dopo passo, gli eventi dell’ultima settimana, fino al momento dell’«incidente». Ma Amber ha paura. È impotente, in balia di chi le sta intorno. Come l’uomo che si accosta al suo letto la sera, quando gli altri sono andati via. E che le sussurra all’orecchio velate e inquietanti minacce…
Amber deve svegliarsi, prima che sia troppo tardi.
Perché anche lei ha un segreto da proteggere.
Anche lei ha un piano da portare a termine.
 





 

Mi chiamo Amber Reynolds.
Ci sono tre cose che dovreste sapere di me:
1 Sono in coma
2 Mio marito mi odia
3 A volte dico bugie


Basterebbero queste poche righe iniziali a far capire di cosa stiamo parlando. Quell' "A volte dico bugie" è la base portante di tutto il romanzo, di quel labirinto di storie, ricordi e misteri che caratterizzano il libro.
Non sono una grande fan dei thriller, li leggo volentieri se capita anche se difficilmente li vado a cercare, ma stavolta no, stavolta sono stata troppo attirata dalla copertina e da questo incipit. E per fortuna non sono rimasta delusa, anzi ho divorato le pagine.
Innanzitutto devo dirvi che la storia è divisa su tre linee temporali.
Un Adesso dove seguiamo la storia con gli occhi, o dovrei dire con la mente, di Amber che in coma sente le voci del marito Paul e della sorella Claire intorno a sé, oltre alla presenza piuttosto inquietante di una terza persona.
Un Prima dove sono descritti i giorni che precedono l'incidente.
E un Allora dove possiamo leggere il diario di una bambina di circa dieci anni.
La prima metà della storia potrebbe sembrarvi poco interessante, condita da un po' di mistero ma nulla di particolarmente intenso.
È da metà libro in poi che ci troviamo di fronte a quel castello di bugie che è la vita di Amber e di sua sorella Claire. Quello che sembra presentato come un semplice thriller, e magari già vi immaginate il classico marito che va a letto con la sorella della moglie, è in realtà qualcosa di molto più profondo. Qualcosa di malato e ossessivo.
Il finale inquietante vi lascerà la sensazione di non aver afferrato qualche punto tanto che avrete voglia di andare indietro a rileggere dei capitoli, ma credo che sia proprio questa la bravura di Alice Feeney che con maestria ha saputo creare un thriller intenso e incalzante. 
Vorrei svelarvi più cose di questo libro, ma in questo modo vi toglierei il piacere di leggerlo e i thriller non possono assolutamente essere spoilerati. 
Buona lettura!

















  


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