Recensione: Hard Love di Nora Flite



Titolo: Hard Love
Serie: The Body Rock Series #1
Autore: Nora Flite
Genere: New Adult
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Lunghezza: 416 pagine
Prezzo: ebook € 4,99 - cartaceo € 12,00
Data di pubblicazione: 22 Marzo 2018

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Un amore così rock può far perdere il controllo

The Body Rock Series

Il romance si spinge ai confini del consentito


Conoscere Drezden Halifax avrebbe dovuto essere un sogno. Ma nei sogni vivono i principi dall’aria dolce e i modi delicati, non degli orrendi mostri con le dita nodose e una voce così potente da farti attorcigliare lo stomaco. Diventare la chitarrista dei Four and a Half Headstones è ciò che ho sempre desiderato. Purtroppo, però, il cantante della band sta facendo tutto il possibile per distruggermi. Come se questo potesse aiutarlo a risolvere i suoi problemi.
Lola Cooper, maledizione. Accidenti a lei. Doveva essere la chitarrista perfetta, la persona in grado di salvare la band. Invece... Nessuno ha il diritto di farmi sentire in questo modo. Mi basta uno sguardo, il semplice profumo dei suoi capelli, per scatenare in me il desiderio di averla. Mi fa un effetto che non so controllare. Voglio solo sentirla gemere: di passione o di paura, a questo punto non fa differenza. Sono un mostro. E non mi importa.

Amore e odio possono avere gli stessi occhi penetranti 







 Porca pu@@+na! Che ca@@o di libro! Un libro con una ca@@o di fottuta trama, ca@@o!
… no, non mi sono bevuta definitivamente il cervello, questa ė più o meno come il mio neurone ha reagito all'ennesimo “pirillo” e “porca putrella” presenti nel libro.
Prima ho ispirato tipo posizione della gru nello yoga, poi mi sono tappata le orecchie e canticchiato “Lalla-la” in loop per un dieci minuti buoni… poi ho appoggiato il mio tablet e sono andata a fumare.
Io capisco tutto, capisco le difficoltà di traduzione, il linguaggio volgare, lo spirito di una sana parolaccia quando ci vuole (sono la prima a cui dovrebbero lavare la bocca col sapone ogni dieci minuti) ma ci vuole un po’ di fantasia, a volte, trovare dei sinonimi aiuta o semplicemente sorvolare su qualche ca@@o qua e là. Ok, questa me la sono tirata da sola.
Dopo questa mia profonda e arguta premessa sul mondo delle parolacce, passiamo alla trama del libro. Molto fuorviante a mio parere. Prima di tutto: “Il romance che spinge ai confini del consentito”. Scusate? Cosa c’è stato di scabroso in questo libro? A parte le imprecazioni, ovviamente.
Nulla. Il più totale assenteismo di scabrosità. Vi giuro, fino alla fine mi aspettavo un qualcosa che mi facesse strabuzzare gli occhi, sussultare dallo stupore, inorridire. Macchè. Il nulla con tanto di eco. Continuiamo con la presentazione generale del libro. Vi basti sapere che potete leggere la trama e praticamente buttarla nel 🚽. Mi aspettavo un libro sull’amore e odio potente, di quello con drammi a destra e sinistra, di colpi di scena da cardiopalma e da continui singulti emozionali.
In realtà mi sono trovata tra le mani la storia di due ragazzini, che si comportano tante volte da ragazzini, altre volte da cinquantenni, altre volte ancora da bambini. Insomma, ci troviamo due protagonisti molto scialbi e scostanti.
Lola (vi prego, ditemi che non solo io, alla lettura del nome, sentivo il bambino della pubblicità gridare: è quello della Lola! Se anche voi come me, avete fatto quest’assonanza, preparatevi alla sofferenza nel leggerne il nome ogni volta) è una ragazza di diciannove anni, con un passato da vittima del bullismo con l’aggiunta di genitori detestabili. L’unico sano di mente nella sua famiglia è il fratello maggiore, Sean, primo chitarrista di una rock band poco conosciuta che fa da gruppo di apertura al tour dei Four and a Half Headstones.
Lola è praticamente la donna di fatica del gruppo. Ovviamente, il fratello sano di mente, la sfrutta come facchino, le fa scaricare il furgone, sistemare tutto… il suo gruppo è composto da tre ragazzoni americani dalle spalle larghe e fisici da urlo e l’unica a fare fatica fisica è la fragile sorellina. Capite bene che già mi stona tutto il contesto del fratellone ultra protettivo etc…
Comunque, Lola, oltre a essere la ragazzina schiava, è anche un’abilissima chitarrista e così il dolce fratellone, quando scopre che il chitarrista del famosissimo gruppo di punta è stato cacciato brutalmente dalla band, le propone di fare un provino. E ovviamente, Lola lo supera alla grande.
Conosce così il frontman di questo gruppo, Drezden Halifax (ma che razza di nomi, signora autrice!!!!). Drezden ci appare subito come un sociopatico fuori di testa, in più, nella prima parte del libro, avevo avuto questa impressione, poi errata, che fosse un po’ più maturo.
Invece presto scopriamo che ha solo ventuno anni ma già da anni è famoso, da anni suona e da anni ha fan scatenate. E qui mi parte il Biberismo… sono stata malissimo.
Appena vede Lola, ne rimane affascinato, ma non come un ragazzo normale che vede talento e bellezza rinchiusi in una piccola diciannovenne.




 No. Il suo è un sentimento un po’ malato, sconvolgente e inquietante. Mi immaginavo già scene di BDSM e violenza… per grazia divina mi sono sbagliata anche questa volta.
Eppure è questa l’impressione, l’andazzo del libro. Drezden ha sto carattere di 💩 che ti fa imbestialire nel 99% dei casi. Prepotente, supponente…. Insopportabile.
Ma stiamo parlando di un new adult… quindi…
Vi risparmio il resto del libro per potervelo gustare ma vi lascio le mie impressioni generali.
Questo libro fa parte di una serie, quindi il libro in questione è una specie di presentazione dei personaggi. Ma leggendo le trame dei prossimi libri ho scoperto con mio enorme sconforto che sono una continua ripetizione di ciò che troviamo qui. Ci ritroveremo una di quelle serie fatte di minestre riscaldate all’infinito? Anche perché, anche se non vi voglio svelare il come, questo libro finisce. E allora? Dire che temo le prossime pubblicazioni, è poco.
L’editing, ancora una volta, purtroppo, lascia molto a desiderare e questo mi frantuma il cuore sempre di più.
Poi ci sono delle piccolezze, cose stupide, come il pullman che è infinito come il campo di Holly e Benjii, in cui ci volevano 11 puntate per arrivare da una porta all’altra.
Come il fatto che le cuccette, siano appunto cuccette e non camere con quattro vani.
Il rapporto di Sean e Drezden… vi giuro, volevo prendere Sean e gridargli di crescere. Il modo in cui Lola cerca di scoprire il passato del suo amato… vi conoscete da due secondi e prendendo tutto… insomma, tutti i personaggi non stanno in piedi, in più di un’occasione mi sanguinavano gli occhi.
In conclusione, questo libro parla di due ragazzini con troppe cose che gli si sono appiccicate addosso, troppa carne al fuoco e pochissima sostanza. Un libro sconclusionato, che fino alla fine mi ha deluso ripetutamente. Loro due sono, a essere gentili, due rincoglioniti.
La facilità con cui l’autrice fa entrare questa ragazza nella band… la facilità con cui si possono creare capolavori musicali… la facilità con cui fanno tutto quello che fanno, sminuisce dannatamente tanto il tutto.
Ero indecisa sulla votazione, prima pensavo a un tre stelle ma temo che non se lo meriti.
Come sempre però, vi consiglio di leggere con la mente aperta e non lasciarvi influenzare…
perché lo sapete che io sono una dannata rompipalle.
Alla prossima!





















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