Recensione: Il ragazzo con la valigia di Chris Ethan



Titolo italiano: Il ragazzo con la valigia 
Titolo originale: The Guy with the Suitcase
Serie: C’era una volta un ragazzo #1
Autore: Chris Ethan
Traduzione: a cura di Phoenix Skyler
Editing: a cura di Miriam Mastrovito
Pubblicato da: Dream Trek Imprint
Pagine: 110
Prezzo: € 4.99
Data di pubblicazione: 9 novembre 2017

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Pierce è un senzatetto.
Giovane e tenace, vive per le strade di New York City da sei mesi, da quando i suoi genitori l’hanno cacciato dalla loro perfetta casa cristiana di periferia. È gay. E sta pagando le conseguenze derivanti dall’essere fedele a se stesso. 

Rafe è un senzatetto.
Ed è anche malato. Impressionabile ma tutt’altro che innocente, è scappato di casa da quasi un anno. La sua malattia lo sta lentamente uccidendo. Ma lui non è un caso senza speranza. Ha imparato a cavarsela. Notti di passione a pagamento gli garantiscono caldi ripari dall’imminente inverno newyorkese.

E poi c’è una valigia. La valigia di Pierce, che nasconde segreti a tutti, persino al suo proprietario.
Quando i mondi dei due ragazzi si scontrano, le loro vite si intrecciano e, mentre le circostanze sembrano metterli in ginocchio, il destino ha altri piani per loro.


Attenzione: contiene linguaggio maturo, le strade di New York City, scelte di vita difficili, tensione sessuale, bruti ostinati e una storia d’amore da favola. 






 Ed eccolo lì. Il ragazzo con la valigia. Il ragazzo con la valigia che portava un sorriso sul suo volto.


Pierce è un ragazzo giovane, buttato per la strada dalla famiglia perché gay. L’unica cosa che è riuscito a portare con sé, dalla quale non si separa mai, è una vecchia valigia. Una valigia appartenuta al nonno ormai scomparso e lasciatagli in eredità.

È un ragazzo dolce, educato e rispettoso anche se a sprazzi da sfogo alla rabbia che l’attanaglia nell’angoscia del suo domani.

 Era innamorato di quel poppante ladruncolo. Solo che questa volta gli aveva rubato qualcosa di più prezioso della valigia di suo nonno. Gli aveva rubato il cuore.


Rafe è un mistero: è scappato di casa e per procurarsi il farmaco che lo tiene in vita è costretto a prostituirsi. Spesso si sente sconfitto, annientato da una vita che non si è scelto. L’incontro scontro con Pierce gli dà un barlume di speranza per aggrapparsi alla vita e ai sentimenti che sente sbocciare nel cuore.

 Sì, stavano andando a casa. E casa era ovunque fosse l’altro. Anche se questo significava che sarebbero stati di nuovo per strada e che avrebbero dovuto dormire nei treni della metropolitana.


Fin dalle prime pagine questa storia è come un pugno nello stomaco. L’autore ci presenta subito il peggio della vita di Pierce e Rafe.

Un libro che racconta una storia struggente, una storia di disperazione per un qualcosa di ineluttabile.

Un libro che ti toglie il fiato e ti spezza il cuore tra lacrime di commozione. Fortunatamente ogni tanto, come sprazzi di sole, incontriamo persone dal cuore buono che aiutano Pierce e Rafe a risollevarsi.

Una vicenda che, nel suo evolversi, porta sempre più luce e speranza ai due innamorati anche se gli ostacoli inaspettati sono sempre in agguato.


 In quel momento, erano solo loro due. Come era sempre stato. Come sarebbe sempre stato. Il bruto e il ladro, e una vita felice insieme.





















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