Recensione: La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano




         Titolo: La solitudine dei numeri primi
Autore: Paolo Giordano
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 304
Prezzo: eBook 7,99 
cartaceo 10,50(copertina rigida)
6,75 (copertina flessibile)
  Uscita: Gennaio 2008

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 Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola, ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno.
Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei.
Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero.
Questo romanzo è la storia dolorosa e commovente di Alice e di Mattia, e dei personaggi che li affiancano nel loro percorso. Paolo Giordano tocca con sguardo lucido e profondo, con una scrittura di sorprendente fermezza e maturità, una materia che brucia per le sue implicazioni emotive. E regala ai lettori un romanzo capace di scuotere per come alterna momenti di durezza e di spietata tensione a scene più rarefatte e di trattenuta emozione, piene di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.








 Rieccomi qui. Ciao a tutti, oggi provo a parlarvi di un libro che secondo me è un capolavoro. La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, edito da Mondadori.
Mi è piaciuto tanto leggerlo, anche se il finale non mi ha convinto molto, nonostante tutto  è stato molto bello. Le tematiche affrontate sono particolari ma importanti e grazie all'abile scrittura dell'autore riusciamo a condividere i pensieri, le sensazioni e ciò che accade ai protagonisti.

Inizialmente si racconta la storia di Alice partendo dai suoi sette anni, dando particolare rilievo ad un evento che segnerà tutta la sua esistenza. Ha un rapporto molto difficile con suo padre e con la vita in generale. Tutto ciò la porterà ad avere determinati atteggiamenti pur di sentirsi al pari con gli altri.
Poi abbiamo Mattia, bambino intelligentissimo, con una sorella gemella che, al contrario, soffre di un grave ritardo mentale. Una sera accadrà qualcosa che cambierà per sempre la vita di Mattia.
La storia continuerà narrandoci il periodo della loro adolescenza e l'incontro che avverrà al liceo in cui instaurano un particolare rapporto d'amicizia, che li porterà spesso a cercarsi.
 




Anche dopo il liceo la loro amicizia continuerà, nel frattempo però molti eventi cambieranno le loro vite.
Da un lato c'è Alice che è andata avanti con la sua vita, ha incontrato Fabio, un giovane medico che incrocerà la sua strada in un momento drammatico, mentre dall'altro c'è Mattia  che troverà un lavoro molto importante, dove incontrerà Alberto.
Ci saranno altri personaggi che faranno da contorno ai nostri protagonisti, alcuni simpatici, altri meno, ma che renderanno la storia importante.
Cosa capiterà alla loro amicizia? Si trasformerà?
 



Non vi aggiungo altro perché dovete scoprirlo da voi immergendovi in questo particolare romanzo dal retrogusto drammatico. Alla prossima.
Dopo aver chiuso il libro e messo nero su bianco le mie impressioni ho deciso di dargli 4 stelle.    
 















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