Recensione: Io voglio lei di Ava Lohan




Titolo: Io voglio lei
Autore: Ava Lohan
Genere: Romance Erotico
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 21 Dicembre 2016
Pagine: 402
Prezzo: eBook 2,99 

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Io ottengo sempre ciò che voglio. E adesso voglio lei, una novizia incontrata per caso.
Per tre anni non ho fatto altro che pensare a lei mentre fottevo.
Ma le cose stanno per cambiare, ora conosco il nome della mia ossessione: Rose Davis.
Ho ereditato il suo convento e lo userò per ricattarla. Diciassette giorni e Rose prenderà i voti. Due settimane e le farò cambiare idea. Quattordici giorni in cui vivrà con me nel Lust, il mio bordello di lusso. Io voglio lei, e non soltanto perché ne sono ossessionato.
Rose mi darà il suo corpo e io le darò soldi. Un sacco di soldi.
Ma non dovrà innamorarsi di me.
Perché io sono Kegan Anderson. Io sono la bestia. Io non amo. Io scopo e basta.








Ciao a tutti sono ancora qui, un po’ scombussolata dalla lettura ma ci sono.
Oggi voglio parlarvi del libro “Io voglio Lei “ di Ava Lohan.
Avevo già conosciuto i personaggi Rose e Kegan in “Lui vuole Me”, romanzo che ha generato molte critiche perché, parla di Rose, una novizia (NON suora) e Kegan, un uomo che ha vissuto una vita sregolata, vendendo il suo corpo e vivendo solo per il denaro.
Perciò, chi non ama il genere o è pronto a criticare questa lettura non vada oltre e si fermi qui, perché IO ho adorato entrambi i libri, anzi per la precisione il primo l’ho adorato e il secondo mi è entrato nel cuore, addio a tutte quelle pronte a sparar sentenze e a giudicare, vi lascio e vi mando a riprendere il vostro cammino verso la strada che meglio preferite …
A tutte le persone che sono rimaste, GRAZIE. Ma ora parliamo del libro.
Leggere del perché Kegan abbia intrapreso la strada della perdizione e del come mi ha sconvolta.
Suo nonno aveva programmato tutto della vita di Kegan, non aveva nessuna via di fuga, nessuno che potesse salvarlo. Quest'uomo, posso chiamarlo per quello che è: il bastardo, e non rispecchia a pieno quello che penso di lui, aveva diviso le vari fasi della vita del nipote in 4 parti.

Dalla prima, all’età di 8 anni all'ultima, la quarta, sia devastante a livello mentale che fisico, a 16 anni.
Quest’ultima fase è stata difficile da leggere perché il dolore che provava Kegan lo provavo anche io, l’autrice ha descritto molto bene questo momento, l'ha reso drammatico al punto giusto. Ho pianto per lui, ho urlato con lui, sembrava di viverla quella scena, infatti ci penso ancora adesso, dopo ore che ho finito di leggere il libro e capisco perché lui sia diventato la Bestia.
E' molto probabile che, anche io se mi fossi trovata nei suoi panni, mi sarei trasformata in bestia. L'ha dovuto fare per sopravvivere e non perdere la testa.

“Per diventare un chicco di caffè e non come una carota come aveva fatto suo padre.”

Questa frase che, al momento non ha significato, scoprirete che, con lo scorrere delle pagine né acquisirà uno. Capirete Kegan, i suoi doveri e i suoi obblighi nei confronti del nonno. 



Nel primo libro in certi punti avevo odiato Kegan per come trattava Rose, ma leggendo il suo punto di visto ho capito tutto. Perché si comportava in certi modi e cosa succedeva quando non era con lei: ora è tutto chiaro.
Ho adorato anche Finn, suo amico e collega, lui lo conosceva bene e sapeva già dall’inizio come sarebbe andata a finire tra loro due. L’ho trovato fantastico nella scena in cui Kegan è nella vasca da bagno, non dico altro... Lì si è percepita la forte amicizia tra i due, perciò, grazie Finn sei stato l’unico a sorreggerlo nei momenti di difficoltà.
Parlo poco di Rose perché non c’è molto da dire, lei è stata fantastica come nel primo della serie, ma qui prevale lui sotto tutti i punti di vista, rivelando anche cose inedite.
Bravissima Ava! Io consiglio tantissimo la lettura di questo romanzo, aspettando l’uscita del prossimo dove si parlerà ancora di loro.
Scusate ma ora vi lascio mi è venuta nostalgia e devo rileggere la parte finale del libro, sono sicura che la rileggerò molte volte e non ne avrò mai abbastanza.
 Buona lettura alla prossima recensione!

 






















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