RECENSIONE: IL CERCHIO DI PIETRE - di Enrico Graglia

 


Titolo: Il cerchio di pietre
Autore: Enrico Graglia
Collana: Narrativa - Pesci Rossi, Romanzo-Racconti
Genere: Dark, horror, fantasy
Casa Editrice: goWare
Lunghezza: 355 pagine
Prezzo: ebook 6,99€ | cartaceo 17,99€
Data di pubblicazione: 2 Dicembre 2020





Vincenzo, ragazzo di provincia, fa una strana scoperta al fiume. Ne derivano sogni oscuri e vivide allucinazioni, che ostacolano la sua relazione con l’intraprendente e affascinante Lavinia e lo spingono a credere che in gioco ci sia più della propria sanità mentale. È possibile che qualcuno – o qualcosa – stia cercando di mettersi in contatto con lui? E cosa ci fa un antico e misterioso cerchio di pietre nella campagna piemontese? Ad aiutare Vincenzo, lo scrittore-guru Saverio, in cerca di riscatto da un’esistenza mediocre. I tre protagonisti di questa storia dark, che affonda le sue radici nella provincia italiana, si confronteranno con l’ignoto, causa delle nostre più grandi paure, in cui a decidere l’esito dell’eterno scontro fra Bene e Male è la fragilità stessa dell’animo umano.




È stato come aprire davvero gli occhi per la prima volta e vedere il mondo, dopo averlo solo intuito per anni.


Perfetto! È così che definirei questo libro se dovessi usare solo una parola.
“Il cerchio di pietre” è una storia che ci viene raccontata attraverso una narrativa curata, uno stile ricco e corposo che ci dona, al contempo, fluidità e immediatezza.
Enrico Graglia ci presenta uno spaccato culturale giovanile, vissuto da ragazzi che vivono una realtà di paese, un gruppo eterogeneo per età e carattere. 
I suoi personaggi sono perfetti, curati e ben contestualizzati, arricchiti di pregi e difetti che riescono a dar vita e corpo alla loro esistenza.
L’autore ci cala in un contesto geografico perfettamente realizzato, e ben documentato, che dona alla vicenda una contemporaneità spezzata da misticismo ed esoterismo che ci trascinano sempre più in inquietudini e horror.
Enrico Graglia introduce moltissimi temi e aspetti che ci riconducono a mitologia e archeologia, tematiche che scivolano con naturalezza in tagli prospettici che si aprono ad astronomia e antropologia. 
Ogni aspetto è sempre perfettamente curato e intessuto nella trama del suo svolgimento donandogli, così, un’originalità unica e mai scontata. 
La cura e la precisione dello sviluppo di narrazione ci permettono di assaporare un sincronismo di informazioni, che danno vita ad un equilibrio perfettamente bilanciato, tra quotidianità vissuta dai suoi personaggi e l’aspetto puramente fantastico. 
Un aspetto che diviene sempre più inquietante lungo l’evolversi degli eventi, connaturando lo svolgimento delle tinte oscure tipiche del genere horror.
Moltissimi sono i richiami culturali e letterari, richiami che enfatizzano la bellezza di una vicenda inconsueta, ma proprio per questo originale e mai scontata.

Se un giorno mi dimentico di te, pensa. Dimmi questa frase e io ti riconosco.


“Il cerchio di pietre” è fondamentalmente una storia che ci parla di amicizia, amore e famiglia, una vicenda intessuta di legami che forgiano il carattere e la determinazione necessaria per combattere l’eterna lotta tra bene e male. 
È sicuramente una storia originale, perfettamente contestualizzata, una vicenda dal ritmo sempre più incalzante e serrato per giungere ad un finale sconvolgente e per nulla scontato. 
Imperdibile.

Ho paura, perché ci sono cose peggiori della morte.














Enrico Graglia, nato a Torino nel 1980, non ricorda di aver trascorso un giorno della sua vita senza leggere. In casa non c’era un televisore e nel 1990 Il signore degli anelli cambiò per sempre il suo immaginario, indirizzandolo al fantastico. Al liceo scrisse i primi racconti, ispirato dalla letteratura italiana e rapito dai libri di Stephen King e Clive Barker, che rimangono tra i suoi autori preferiti. Laureato in legge, oggi vive in Piemonte, sulle colline del Monferrato. Il cerchio di pietre, vincitore del premio Vallavanti Rondoni 2019, è il suo romanzo d’esordio.



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